22.2.13

LA SCUOLA DEI BARBAPAPA'

Tutte le sere i miei piccoletti si addormentano sfogliando un libro o facendoselo leggere.
Da qualche giorno si addormentano sfogliando e guardando uno dei nostri libri di Barbapapà.
Ad Aurora piacciono tremendamente, in particolare "La scuola dei Barbapapà".

Per chi non l'avesse letto: la scuola dove vanno i gemellini dei Barbapapà è fuori controllo.
Gli alunni sono ingestibili e violenti. Il maestro è disperato. La polizia che interviene viene sbeffeggiata (ammetto mio malgrado che la parte che interessa mia figlia è quella in cui un bambino spruzza con una pistola ad acqua sul viso al poliziotto). I genitori meditano punizioni esemplari.
I Barbapapà però trasformano la scuola in un luogo in cui ogni bambino studia oltre alle materie convenzionali le discipline che più ama: musica, sport, disegno, eccetera.
Ovviamente è un successo, il maestro è soddisfatto, i bambini sono felici e i genitori non capiscono la lezione: non esistono bambini cattivi ma bambini che vanno aiutati ad esprimersi, la violenza e la coercizione non portano a nulla.


I miei figli a settembre inizieranno la scuola primaria il grande e la scuola materna la piccola.
Forse questo interesse per come è la scuola nasce da curiosità o timori che hanno e che non dicono, forse è solo che hanno scoperto il bello della scuola che non immaginavano. A me piaceva andare a scuola, sono sicura che sarà lo stesso anche per loro, anche se non ci saranno i Barbapapà e nessuno sparerà acqua ai poliziotti.

Questo post partecipa ai Venerdì del libro di homemademamma  e a Condividiamo un Libro su  La Biblioteca di Filippo

1.2.13

MA IO VOLEVO UN FRATELLINO

Da un po' di giorni alla scuola d'infanzia dove va mio figlio hanno l'abitudine di far portare ai bambini i loro libri preferiti.
Questa mattina Andrea ha scelto il suo libro, uno della collana di Topo Tip: "Ma io volevo un fratellino!"

E' la storia di mio figlio, no, scusate, di Topo Tip, ma è lo stesso perchè quale bambino non ha sognato almeno una volta di avere un fratellino? E quale bambino poi non ha provato almeno un briciolo di delusione scoprendo che il tanto atteso fratellino invece è una sorellina?
A Topo Tip è andata così. Lui attende accanto a sua mamma l'arrivo un fratellino a cui dare i suoi giocattoli "solo un po' rovinati" e poi ha l'amara sorpresa di dover accogliere Tippy, una femminuccia che certo non sarà buona a giocare a pallone. E poi, che ci troveranno mai tutti di bello in quella creaturina piccina piccina? Topo Tip è geloso, arrabbiato e deluso.
A un certo punto però succede qualcosa che cambia tutto: la neve fa cadere il soffitto della stanzetta di Tippy e nessuno riesce a salvarla. Nessuno tranne un fratello maggiore coraggioso e agile come Topo Tip, che senza esitare passa sotto le travi e trae in salvo la sorellina. 
Topo Tip capisce che in una famiglia tutti sono importanti in egual misura e che non potrebbe più vivere senza la sua sorellina.
E poi, come dicono la mamma e il papà, Topo Tip ha un compito importante: deve insegnare a Tippy solo cose belle, perchè lei prenderà lui come esempio. E poi, andare a spasso assieme nella loro macchinina a due posti è molto più divertente che giocare da soli!

Abbiamo letto questo libro tre anni fa, quando io ero in attesa di Aurora e mio figlio doveva fare i conti con la delusione di non poter avere un fratellino. Lo ha aiutato a superare quel brutto momento. Ed ora se qualcuno gli chiede: ma tu avresti preferito un fratellino? Lui risponde candidamente: No, io volevo Aurora.
Insomma, tutti felici, grazie Topo Tip!!

Andrea racconterà la sua versione del libro a scuola, quella che ho raccontato qui io partecipa all'evento CONDIVIDIAMO UN LIBRO  su La Biblioteca di Filippo.





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