23.8.13

LE STREGHE



Ho scoperto di amare Roald Dahl l'anno scorso leggendo Matilde, con Le Streghe sono arrivata al terzo (e non credo ultimo) libro che leggo di questo scrittore.
Le streghe racconta delle disavventure di un bambino che incontra suo malgrado delle streghe tremende, che progettano di trasformare in topi tutti i bambini d'Inghilterra.
Lui stesso ne diventa vittima, ma la cosa lo turba ben poco perché sua nonna continua ad amarlo e a stargli vicina nonostante tutto, perché quel che conta non è quel che si diventa, ma essere amati, come dice il piccolo protagonista all'arzilla vecchina:

"Non sono un bambino e non tornerò ad esserlo ma tutto andrà a meraviglia finché tu sarai con me e mi proteggerai"

Io ho trovato questo libro davvero interessante, oltre che una lettura piacevolissima. Perché dice ai bambini che non devono fidarsi dell'apparenza, che molto spesso chi finge di fare i loro interessi mascherandosi dietro volti sorridenti o modi affabili in realtà non li ama affatto, anzi, farebbe di tutto per far loro del male.
Dice ai bambini che non tutti i genitori sanno amare i loro figli e che a volte questi figli si riempiono la vita di cose superflue per colmare un vuoto d'amore o di accettazione (l'amico Bruno che mangia di continuo ma non viene accettato nella sua nuova forma dopo l'incantesimo delle streghe).
Dice ai bambini che non si resterà bambini per sempre e che però cambiare non significa cambiare necessariamente in peggio, che diventare altro da quel che si è nell'infanzia può dare una spinta ad agire, a prendersi carico del futuro proprio e anche di quello degli altri bambini.
Io non so quanti altri libri per l'infanzia sappiano raccontare tutto questo con la leggerezza e il tono divertente di questo, so per certo che a mio figlio è piaciuto. E a me, se mai ci fosse bisogno di dirlo, ancora di più.

(Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e all'iniziativa Condividiamo un Libro del gruppo Facebook La Biblioteca di Filippo)


Le streghe
di Roald Dahl
trad. Francesca Lazzarato e Lorenza Manzi
ill. Quentin Blake
ed. Salani / Gl'istrici





2 commenti:

  1. Bellissima recensione! Dahl è un grande classico,ma spesso viene liquidato in poche righe. In realtà ha molti livelli di lettura e conosce il modo di fare arrivare TUTTO ai suoi lettori, per quanto giovani possano essere - che è un'arte davvero rara.

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    1. Sono contenta che la mia recensione ti sia piaciuta e che anche tu apprezzi Dahl. Sono d'accordo con te, questo scrittore sa davvero veicolare messaggi a livelli diversi, lo trovo straordinario (oltre che molto divertente)!

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