25.10.13

ETTORE E MINA



Questa settimana vi consiglio un libro a tema con il periodo: Ettore e Mina racconta un episodio avvenuto nella notte di Halloween.
Si parla di una ragazzina che esce di casa con suo fratello e gli amici per fare il giro di dolcetto o scherzetto, e si ritrova a fare amicizia con un fantasma.

Il libro è breve ma ha un suo significato. Innanzi tutto mi è piaciuto che la mamma della storia decide di uscire e di lasciare i ragazzini da soli, esce per un non meglio precisato impegno di sera. La cosa dovrebbe essere normale, ma dopo aver letto Topo Tip per anni mi accorgo di quanto infinitamente rivoluzionaria sia questa mamma che pensa anche alla propria vita senza dare spiegazioni.
E poi ci ricorda che si ha paura solo di quel che non si conosce, che vale per la notte di Halloween e per tutta la vita.
Insomma poche pagine, scritte bene, con un leggero horror che non spaventa ma con una buona dose di dolcezza che è piaciuta ai miei piccoli.
Tra il dolcetto e lo scherzetto, anche qui, ha vinto il dolcetto. E buon Halloween a tutti!

P.s. il testo è scritto sia in italiano che in inglese. E rispolverare un po' di "inglisc" non fa mai male. Io ho gradito eccome!

(Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e all'iniziativa Condividiamo un Libro del gruppo Facebook La Biblioteca di Filippo)


Ettore e Mina
di Anna Paola Musetti e Annapaola Del Nevo
Edizioni L'Omino Rosso

15.10.13

Strega o fata?

A volte me lo chiedo anch'io: sono più strega o più fata? E perchè?
Da piccola mi vedevano fata, o almeno ci provavano:


Un Carnevale della fine degli anni settanta, il mio moroso non era ancora nato, non avevo ancora la mania di leggere ed ero truccatissima. Era tutto diverso, decisamente.
Poi da grande ho cominciato a guardarmi attorno.
La pubblicità ci vuole fate. La televisione ci vuole fate. I media ci dipingono come angeli del focolare che servono la colazione ai mariti e ai figli. E mi chiedo ogni volta: voglio continuare ad essere una fata, questa fata, oppure no?
La risposta è prevedibile, ma ve la dico lo stesso.

Allora ho pensato alle fate e alle streghe del mio immaginario e la prima fatina che mi viene in mente è la Fata Turchina di Pinocchio, libro che amo molto ma che secondo me non ha fatto poi gran bene all'immagine della donna. La Fata Turchina arriva per risolvere i problemi, ma io un po' di questa cosa mi sono scocciata. 

La prima strega a cui penso invece é Amalia dei fumetti di Paperino. Ecco, già meglio. E sempre meglio che Paperina, l'eterna fidanzata indecisa tra un simpatico imbranato e un odioso bamboccio fortunato, o Minnie, che aspetta che il suo Topolino la pianti di giocare a guardie e ladri.

 

C'é ancora bisogno di rispondere?
Mi piace usare le mie arti per fare il bene a me stessa prima che al prossimo, a costo di essere l'imprevisto più che la soluzione. E sapete perchè? perchè sono una mamma ma questo non mi impedisce di essere una donna libera. E le donne libere non corrono da Pinocchio a salvarlo dai suoi guai. Le donne libere dicono caro Pinocchio, tu hai mentito e adesso vedi di sbrigartela da solo. Io devo andare, ho un mucchio di lavoro arretrato, i bambini da andare a prendere e un libro sul comodino. Poi vedremo. Poi.
Le donne libere fanno magie e volano su una scopa, la mia è parcheggiata qua fuori (e senza sarei morta).

Questo post partecipa alla staffetta "di blog in blog" che trovate in questa pagina Facebook.
Ogni mese i partecipanti scelgono per sondaggio un argomento di cui scrivere nel proprio blog e da pubblicare lo stesso giorno alla stessa ora. L'argomento di questo mese è Strega o Fata?.
Questo è l'elenco degli altri partecipanti del mese di ottobre:

1. Alessia scrap & craft - http://www.4blog.info/school
2. La Torre di Cotone - http://www.latorredicotone.com/
3. Fiori e vecchie pezze - http://fiorievecchiepezze.wordpress.com/2013/10/15/streghe-o-fate/
4. Norma - Voglio il mondo a colori - http://voglioilmondoacolori.blogspot.it
5. Ilde Garritano - mammma di Ludovica - www.mammadiludovica.com
6. Illustrando Un Sogno - http://silviomacca.blogspot.it/search/label/Di%20Blog%20in%20Blog%20-%20Staffetta
7. Samanta Giambarresi - http://samantagiambarresi.wordpress.com/
8. Maria Chiara Martin - http://www.maryclaire-perlecose.blogspot.it/
9. Federica MammaMoglieDonna - http://mammamogliedonna.it/staffetta-di-blog-in-blog
10. Micaela LeMCronache - http://lemcronache.blogspot.it/search/label/Staffetta
11 - Design Therapy -http://www.designtherapy.it/
12. Simona- traboccante d'azzurro-http://disoleediazzurro.wordpress.com/
13. Il Pampano - http://ilpampano-designbimbi.blogspot.it/
14. Cristina - http://udinelamiacittaenonnapina.blogspot.it/
15. Francesca Menghi - http://www.ilcaffedellemamme.it
16. Elisa Tinella http://unaltracosabella.blogspot.it/
17. Accidentaccio http://accidentaccio.blogspot.it/
18. CK My Style - http://ckmystyle.blogspot.it/search/label/staffetta-di-blog-in-blog
19. Marzia http://www.quellocheunadonnadice.blogspot.it/
20. Danila http://www.dispariepari.it
21. Vivere a piedi nudi http://vivereapiedinudi.blogspot.it/search/label/di%20blog%20in%20blog
22. Federica http://ziaitastory.blogspot.it/
23. Sara Stellegemelle - http://www.stellegemelle.com/search/label/di%20blog%20in%20blog
24. Federicasole http://lamiadolcebambina.blogspot.it/search/label/staffetta%20di%20blog%20in%20blog
25. Casadimamma http://casadimamma.blogspot.it/
26.NuvolositàVariabile http://www.nuvolositavariabile.com/

11.10.13

LA COSA CHE PREFERISCO


Qualche giorno fa abbiamo letto un libro che ci è piaciuto davvero tanto. Ci è capitato per mano in una sala d'attesa del reparto pediatrico dell'Ospedale di Pordenone, ed ha allietato non poco il tempo che vi abbiamo dovuto trascorrere.
La protagonista di questa storia dai disegni allegri è la piccola Alberta, infatti si intitola La cosa che preferisco (secondo Alberta).
E Alberta ha le idee chiare: ci sono cose che le piacciono, cose che le non le piacciono, e cose che ama davvero tanto. Ma la cosa che le piace di più, ecco quella ve la lascio scoprire, ci si arriva alla fine.

Vi dico però che questo libro l'ho amato perchè Alberta non è una bambina "convenzionale" tutta principesse e fiorellini rosa come ce ne sono troppe in giro. Alberta ama gli animali, ama le caramelle ma ha paura delle bambole. Ama la bicicletta, ama così-così il suo fratello maggiore. 
Mio figlio Andrea ascoltando questa storia si è lasciato scappare un: Mamma, è uguale ad Aurora! (confermo, è uguale alla nostra Aurora!)
Insomma questa piccoletta ha grinta, sa quel che vuole e insegna alle bambine che l'autostima è una cosa bellissima. Lezione importante, altrochè se è una lezione importante!

(Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e all'iniziativa Condividiamo un Libro del gruppo Facebook La Biblioteca di Filippo)



La cosa che preferisco (secondo Alberta)
scritto da Emily Jenkins
illustrato da Anna L. Cantone 
ed. Arka (Collana di Perle)


8.10.13

mollette da streghetta



A casa nostra si festeggia anche Halloween, in maniera molto soft, ma ci proviamo. Andrea ha una vera passione per i travestimenti e Carnevale per lui è davvero troppo poco.
Ogni fine ottobre si nasconde in un telo opportunamente bucherellato e va a importunare nonna, bisnonna e vicine di casa. Aurora è timida, ma va volentieri col fratellino a fare baldoria.
Quest'anno proveremo a convincerla a fare la streghetta. Magari facendole indossare queste mollette all'uncinetto che ho fatto nel weekend.

Ingredienti
1 molletta per capelli
(Io ne ho usata una vecchia e l'ho colorata di rosso per creare più "effetto paura" e per far risaltare le farfalle)
uncinetto non troppo grosso (1.25 va benissimo)
cotone nero o viola
colla a caldo




Procedimento
questo è lo schema per la farfalla: procedete e incollatelo alla forcina.
  1. 1. iniziare con 5 catenelle + 1 per iniziare il giro successivo (questo è il corpicino)
  2. 2. 5 maglie basse sulle 5 catenelle sottostanti
  3. 3. 1 maglia bassa sul giro del corpicino
  4. 4. 10 catenelle - 1 maglia bassa sulla 3 catenella sottostante - 5 catenelle / maglia bassa sul giro del corpicino - 5 catenelle - 1 maglia bassa sulla terza maglia bassa sottostante  - 10 catenelle - chiudere il giro
  5. 5. 20 maglie basse nell'ala piccola - 1 maglia bassissima sulla maglia bassa sottostante - 10 maglie basse sull'ala piccola - 1 maglia bassissima sull'estremità del corpicino - 10 maglie basse sull'ala piccola - 1 maglia bassissima sulla maglia bassa sottostante - 20 maglie basse sull'ala grande - 1 maglia bassissima sull'altra estremità del corpicino 
  6. finire con 5 catenelle e 5 maglie bassissime su ogni catenella - 1 maglia bassissima (ripeti 2 volte e dovrebbero diventare le antennine della farfalla)
E' facilissimo e l'effetto è davvero carino. Se qualcosa non è chiaro, io son qui!


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4.10.13

UNA BARCA NEL BOSCO


E' la prima volta che leggo un romanzo di Paola Mastrocola, non mi ha delusa ma sono convinta che qualche anno fa l'avrei apprezzata di più.
Una barca nel bosco racconta dall'adolescenza all'età adulta la vita di un ragazzo siciliano che si trasferisce a Torino per studiare.

Questo romanzo dice che la scuola italiana, o meglio: i docenti italiani, non sanno valorizzare nè apprezzare le doti di studenti capaci e volenterosi. E' una scuola con la vocazione al ribasso, alla mediocrità, per salvaguardare non la dignità degli studenti (che già di per sè sarebbe discutibile), quanto il quieto vivere e la pigrizia degli insegnanti. I compagni di scuola sono branchi divisi per abbigliamento, votati al più bieco e prevedibile consumismo, mentre i genitori si dividono tra quelli che si ammazzano di sacrifici per i figli e quelli che invece hanno le conoscenze e i mezzi, e di sacrifici non avranno mai bisogno.
La situazione non migliora all'università, nè nel mondo del lavoro.

L'analisi impietosa ma ampiamente stereotipata della società italiana di inizio millennio ha il suo perchè: purtroppo è innegabile che la scuola così com'è dovrebbe essere ripensata, che anche l'insegnamento dovrebbe essere rivisto in un'ottica più moderna e meno conservatrice.
Da studentessa avulsa dai gruppi e amante dello studio mi sarei forse riconosciuta nel protagonista, da donna adulta invece credo che la realtà sia molto peggiore di quella che ha descritto la Mastrocola. Con una variante: così come a volte non è facile trovare un lavoro senza avere un aiuto, allo stesso modo aprire un bar non è un gioco da ragazzi, nè vivere completamente da soli, nè fare affari vendendo peluche. Questo che nelle intenzioni poteva essere un libro di analisi sociale finisce in una favola poco credibile, rendendo poco credibile anche tutto il resto.

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma

 

Una barca nel bosco
di Paola Mastrocola
ed. Guanda


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