30.8.13

i racconti di Anita Desai

Saper scrivere racconti non è cosa da poco. Saper commuovere, divertire, far riflettere ed emozionare con i propri racconti è arte raffinata e complessa che si esprime molto bene nei due libri che vi racconto oggi.


Di Anita Desai avevo letto di recente L'ARTISTA DELLA SPARIZIONE, una raccolta breve e molto intensa che però non mi ha entusiasmato quanto la precedente raccolta di TUTTI I RACCONTI che avevo acquistato e dimenticato in un recesso polveroso della mia libreria, e che è tornato utile nel corso della mia recente vacanza al mare.

Questa raccolta tratta temi che mi piacciono da sempre: l'infanzia, l'incontro di culture differenti, le piccole glorie e le profonde ferite che a volte si incontrano nella vita quotidiana.
Che il protagonista sia un bambino che gioca a nascondino o un uomo maturo che rischia la vita per un attacco d'asma, che si stia raccontando di una madre stanca o di una giovane viaggiatrice, la Desai non smette di stupire, emozionare, svelare qualcosa dei suoi personaggi che è anche qualcosa di tutti noi, qualcosa che abbiamo perso per strada o che abbiamo incontrato nel nostro vicino di autobus senza darci peso.
L'essenza stessa dell'umanità vista da vicino, senza essere straziante, riuscendo perfino a far sorridere, come dovrebbe essere nella letteratura, come è nella vita.
Belli questi racconti, li consiglio di cuore. Sono grata per una volta al mio disordine che me li ha tenuti nascosti per alcuni mesi, forse questo era il momento buono per leggerli. Forse tra un po' li rileggerò di nuovo, tanto li ho amati.


Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma


L'artista della sparizione
Tutti i racconti
di Anita Desai
traduzione di Anna Nadotti
L'arcipelago Einaudi



23.8.13

LE STREGHE



Ho scoperto di amare Roald Dahl l'anno scorso leggendo Matilde, con Le Streghe sono arrivata al terzo (e non credo ultimo) libro che leggo di questo scrittore.
Le streghe racconta delle disavventure di un bambino che incontra suo malgrado delle streghe tremende, che progettano di trasformare in topi tutti i bambini d'Inghilterra.
Lui stesso ne diventa vittima, ma la cosa lo turba ben poco perché sua nonna continua ad amarlo e a stargli vicina nonostante tutto, perché quel che conta non è quel che si diventa, ma essere amati, come dice il piccolo protagonista all'arzilla vecchina:

"Non sono un bambino e non tornerò ad esserlo ma tutto andrà a meraviglia finché tu sarai con me e mi proteggerai"

Io ho trovato questo libro davvero interessante, oltre che una lettura piacevolissima. Perché dice ai bambini che non devono fidarsi dell'apparenza, che molto spesso chi finge di fare i loro interessi mascherandosi dietro volti sorridenti o modi affabili in realtà non li ama affatto, anzi, farebbe di tutto per far loro del male.
Dice ai bambini che non tutti i genitori sanno amare i loro figli e che a volte questi figli si riempiono la vita di cose superflue per colmare un vuoto d'amore o di accettazione (l'amico Bruno che mangia di continuo ma non viene accettato nella sua nuova forma dopo l'incantesimo delle streghe).
Dice ai bambini che non si resterà bambini per sempre e che però cambiare non significa cambiare necessariamente in peggio, che diventare altro da quel che si è nell'infanzia può dare una spinta ad agire, a prendersi carico del futuro proprio e anche di quello degli altri bambini.
Io non so quanti altri libri per l'infanzia sappiano raccontare tutto questo con la leggerezza e il tono divertente di questo, so per certo che a mio figlio è piaciuto. E a me, se mai ci fosse bisogno di dirlo, ancora di più.

(Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e all'iniziativa Condividiamo un Libro del gruppo Facebook La Biblioteca di Filippo)


Le streghe
di Roald Dahl
trad. Francesca Lazzarato e Lorenza Manzi
ill. Quentin Blake
ed. Salani / Gl'istrici





16.8.13

12 MESI DI PIOGGIA E DI SOLE

Parlo spesso qui dei librini che leggo al mio figlio grande, dei librini che leggo alla piccoletta di casa parlo molto meno. Succede perchè lei, un po' come tutti i bimbi della sua età, fatica a separarsi da una storia e preferisce la tranquillità della ripetizione della stessa favola per più sere. 




Di recente Aurora si è innamorata del librino che abbiamo ricevuto con lo scambio di cui ho già parlato.
12 mesi di pioggia e di sole è adatto ai bimbi molto piccoli, è facile da maneggiare, ha illustrazioni allegre e una filastrocca in rima sui mesi dell'anno.
Inutile dire che il mese che va per la maggiore è gennaio: il primo mese dell'anno, quello in cui l'ometto di casa compie gli anni. Ma anche ottobre ha il suo bel successo: i miei piccoli non vedono l'ora di copiare i costumi di Halloween che hanno trovato illustrati.
Però Halloween è lontano. Per adesso, godiamoci questa estate!


12 mesi di pioggia e di sole
di Giovanna Mantegazza
illustra: Anna Curti
ed. La coccinella


(Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e all'iniziativa Condividiamo un Libro del gruppo Facebook La Biblioteca di Filippo)

9.8.13

LE INTERMITTENZE DELLA MORTE

 

I libri, come le persone, vanno incontrati al momento giusto. Altrimenti è tempo perso. Ho rimandato la lettura di questo libro di Saramago per mesi. Non mi piaceva la copertina, non mi piaceva il titolo, trovavo la trama macabra. Invece. Invece no. L'ho iniziato un po' per sfida, l'ho divorato perchè incapace di staccarmene.

La storia è semplice e geniale: un bel giorno la morte decide una tregua e non muore più nessuno. La cosa ha delle conseguenze disastrose, perchè non morire è ben altro che vivere in eterno. 
La morte allora decide di tornare, ma di dare un preavviso di una settimana prima di compiere quello che è il suo dovere dalla notte dei tempi. Finchè un giorno un violoncellista rifiuta l'avviso della morte, e da qui inizia qualcosa di inaspettato e soprendente che però non vi racconto.

La trama è originale, il tono è tutt'altro che serio come il tema potrebbe presupporre, la scrittura impeccabile. C'è un'ironia diffusa in questo romanzo: la religione, la mafia, le assicurazioni, le umane debolezze, non sfugge niente a questo scrittore che con una mano punta un dito accusatorio e con l'altra accarezza bonariamente. Perchè siamo quel che siamo nel bene e nel male, ma non lo saremo per sempre, perchè la morte ci salva da noi stessi, ci ricorda che siamo cenere, e che per il bene di questo progetto immenso che è l'umanità, prima o poi siamo destinati ad esserlo di nuovo. Non tutto quel che è desiderabile è auspicabile, ma a dirlo come l'ha detto Saramago, credetemi, sono capaci in pochi.

Con questo post partecipo al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma




Le intermittenze della morte

di José Saramago
trad. R. Desti
ed. Feltrinelli



5.8.13

la valigia sul letto



Stasera finalmente si parte.
Ci aspettano 3 settimane dai nonni a Lecce, 3 settimane di mare, di amici, di letture e di serate senza orologio.
Ieri ho finito di preparare la valigia. Ho messo le piante in una sola terrazza per rendere più facile il lavoro a mia madre, che avrà la bontà di venire ad annaffiarle. Ho messo il mangime per i pesciolini vicino all'acquario perchè mia mamma (sempre lei) si ricorderà più facilmente di dar da mangiare a queste povere bestiole. Ho scelto un libro da tenere in borsa in caso di attesa in aeroporto.
Insomma è tutto pronto.



Sono felice, sono entusiasta come prima di ogni partenza.
Fino ad oggi è stata un'estate splendida, quindi forse mi mancheranno le corse in bicicletta sul lungofiume della mia città la sera, mi mancheranno le domeniche a ricamare in giardino, mi mancheranno gli amici che comunque sono sparsi per l'Europa da qualche giorno. Mi mancheranno tutte queste cose, forse, ma non poi così tanto.
Brindisi, noi arriviamo. Tu aspettaci, come solo tu sai.



(Con questo post e con gioia partecipo alla Foto della Domenica di Beta )

2.8.13

LO ZOO DELLE STORIE



Qualche settimana fa ho partecipato allo scambio di libri organizzato da MammaMoglieDonna (ne ho parlato in questo post) e da questo scambio io e miei marmocchi abbiamo avuto la possibilità di leggere un libro di Gianni Rodari che ci era sfuggito: Lo zoo delle storie.
E' una raccolta di racconti molto brevi, che hanno per protagonisti animali di uno zoo che raccontano storie di animali a due amici che per gioco passano una notte allo zoo.
Le storie hanno una loro morale come è giusto che sia, senza cadere nella ripetizione di altre più famose favole di animali.
Ci siamo divertiti a leggerle, a fare le vocine degli animali e a immaginare una notte allo zoo (no mamma dai, che paura!).
Ci sono conigli che diventano re, balene che vengono da altri pianeti e molto altro. C'è un'attenzione verso i bambini che non sfugge a un adulto e c'è un senso dell'umorismo che scioglie la tensione di un momento triste.
Forse non è Rodari al suo meglio, ma è Rodari per quello che lo conosciamo tutti: un grande scrittore che qualcuno ha relegato alle scuole primarie. E questo è un vero peccato.





Lo zoo delle storie
di Gianni Rodari
illustra: Fulvio Testa
ed. EL











(Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e all'iniziativa Condividiamo un Libro del gruppo Facebook La Biblioteca di Filippo)

1.8.13

lanterne rosa (o quasi)


L'estate è lo stato d'animo di quelli che le notti durano sempre troppo poco. 
D'estate ci piace stare fuori a chiacchierare con gli amici, a sentire la musica che arriva da case di altri quartieri, a sorseggiare caffè freddo mentre i bambini sciamano da un giardino all'altro.
Le nostre serate in giardino sono illuminate dalle torce alla citronella e da queste lanterne quasi rosa che ho fatto coi miei marmocchi.
Per farle abbiamo riciclato materiale che avevamo a casa: l'effetto è davvero delicato e suggestivo.
E buone sere d'agosto a tutti! 
 
INGREDIENTI
1 vasetto di vetro
sassolini colorati 
una candelina
smalto per unghie
un nastrino di rafia




(Con questo post partecipo al Pois Thursday di Blogacavolo)



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