26.1.18

AMALI E L'ALBERO




Ci sono libri come poesie, che li leggiamo e ci sembra di perdere il contatto con la realtà. Può capitare anche leggendo libri per bambini che raccontano una realtà difficile, difficile da vivere e da raccontare con le parole giuste. A volte il risultato è talmente sorprendente da lasciarci senza fiato.


Amali è una bambina che viene da un paese lontano, per andare via ha dovuto conoscere la paura e quando si è lasciata la paura alle spalle ha dovuto vivere dove tutto era diverso da casa sua. 
Dove vive Amali adesso c'è un albero che vaga senza radici, un albero che spaventa chi lo incontra, un albero da cui le dicono di stare lontana. 
Ma Amali ricorda bene cosa significhi perdere il contatto con la propria terra, anche lei ha vagato senza sapere dove affondare le sue radici, ma l'hanno accolta ed ora ha amici e un posto in cui rifiorire. 
Amali ama la sua nuova terra come amava quella in cui era nata. 
Amali non ha paura dell'albero, lo abbraccia, lo accoglie, e sa che da quell'incontro potranno nascere nuovi fiori.


Raccontare le migrazioni, la paura, la nostalgia, la speranza, non è facile ma credo sia necessario. Forse lo si può fare in modo un po' meno triste, mia figlia ha quasi pianto leggendo questo albo, ma capisco che non risultare tristi parlando di certi argomenti non sia semplice.
I nostri bambini hanno amici che vengono da lontano, per motivi talmente complessi e dolorosi che il minimo che possiamo fare è donare loro la certezza che nessun bambino sarà lasciato indietro. Si correrà nella neve d'inverno invece che nel vento del deserto, ma lo si può fare assieme, e crescere anche meglio proprio per questo.
Per la mia piccola esperienza, posso dire che i bambini tutto questo lo capiscono benissimo. Si dovrebbe educare noi adulti, ma questa è un'altra storia.




Amali e l'albero
di Chiara Lorenzoni
illustrato da Paolo Domeniconi
ed. EDT Giralangolo, 2016

Per info vedi anche Amnesty International




 (Questo post partecipa al Venerdì delLibro di HomeMadeMamma)


















































































































































19.1.18

ADA LA SCIENZIATA


Ada la scienziata è un albo illustrato che racconta di una bambina curiosa, una piccola scienziata come ce ne sono tante. Che cosa la rende speciale? Il fatto che è una bambina che ama farsi domande? Leggendo bene questo albo direi di no, direi che è speciale perchè è circondata da persone che la incoraggiano.



Da piccolina non inizia subito a parlare, e i suoi genitori, pur preoccupati, non intervengono immediatamente, aspettano che Ada segua i suoi ritmi. Ada a tre anni inizia infatti a parlare e lo fa ininterrottamente, tempestando i genitori di perchè? e quando? e come? Le sue domande e le sue curiosità sono inesauribili, a scuola si diverte con i compagni a fare esperimenti (anche qui: l'ambiente che la circonda è propositivo e non di ostacolo alla sua passione).


Ogni tanto questa passione per conoscere la causa di alcuni fenomeni la porta a combinare qualche pasticcio, fa arrabbiare mamma e papà che però la puniscono senza impedirle di continuare a coltivare la sua curiosità.


Cosa mi è piaciuto di questo albo illustrato:
La prima cosa che salta all'occhio ovviamente sono i disegni, che sono davvero belli e divertenti. La piccola scienziata ispira simpatia in ogni disegno, fa ridere ed è la compagna di classe o la sorellina un po' discola e imprevedibile che abbiamo avuto tutti.
L'altra cosa che ho notato e che ho già anticipato è la bellezza del clima che c'è in questo albo: un clima di inclusione e di incoraggiamento che dovrebbe essere la normalità per ogni bambino, indipendentemente da quali siano le sue passioni.
Ultima nota: Ada è femmina ed è una piccola scienziata, ma il fatto che sia una femmina non desta stupore nè nel racconto (i genitori e la maestra e il fratello maggiore non sembrano stupiti dalla curiosità della piccola) nè in alcuna parte del libro. In tempi in cui raccontare storie di scienziate viene definito addirittura una cosa per "bambine ribelli" questa mi pare una grande conquista. 

La storia è un po' confusa alla fine, e non si capisce perchè inizi in rima e poi si perda la rima. 

Ho portato questo libro in una classe quinta in una scuola primaria, i ragazzini hanno amato tanto le illustrazioni, curate nei dettagli e molto divertenti. 



Ada la scienziata
illustrazioni di David Roberts
ed. De Agostini, 2017
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