30.1.15

IL LUPO CHE VOLEVA ESSERE UNA PECORA




Mio figlio ha di recente scoperto a scuola questo librino, a lui è piaciuto molto e ve lo voglio raccontare.

Piccolo Lupo vuole diventare una pecora, perchè le pecore volano in cielo, e non gli interessa che gli altri lupi lo sfottano per questo suo sogno. Un bel giorno si veste da pecora mettendosi della lana bianca sulla schiena, e riesce a ingannare le pecorelle del gregge ma anche l'aquila di passaggio, che lo cattura e lo porta nel suo nido sulla montagna. In un primo momento Piccolo Lupo è felice di volare, come aveva sognato, ma poi si accorge di essere finito nelle grinfie di qualcuno di molto pericoloso che finirà col mangiarlo se non scappa. Piccolo Lupo riesce a fuggire e cade dalla montagna sul gregge di pecore, che scappano terrorizzate da lui. Piccolo Lupo capisce che non deve fare la pecora, e capisce di essere un lupo speciale perchè ha volato.



Questa storia è molto dolce e molto divertente, e ci dice che in fondo non vale la pena essere delle pecore se si è nati lupi, non c'è niente di male a sognare ma non tutto quel che ci sembra bello lo è sempre anche nella realtà. Insomma, è giusto imparare a cavarsela, a difendersi. Se poi le pecore avranno paura di noi, pazienza, l'importante è non usare la nostra forza per far male agli altri ma saperla usare per salvarsi da situazioni pericolose.



I disegni sono semplici ma efficaci, Piccolo Lupo è molto espressivo ed è difficile non prenderlo in simpatia. Il suo linguaggio esplicito e chiaro ha fatto ridere e riflettere i miei bambini. Il grande ha letto questo libro un paio di volte, la piccola l'ha ascoltato con interesse e curiosità. Una lettura breve e piacevole che vi consigliamo di cuore tutti e tre.


Il Lupo che voleva essere una pecora
di Mario Ramon
ed. Babalibri

per info: Babalibri 


23.1.15

LIBERO COME L'ARIA

Questo albo intenso e poetico ha molto colpito mio figlio. 
Racconta di un cavallo blu che non è adatto a nulla di quello che avevano pensato per lui: non sa arare i campi, non sa fare la guerra, non sa correre veloce e vincere gare negli ippodromi, non sa amare come si aspettano e non sa fare acrobazie da circo.
E' un cavallo che delude tutti quelli che da lui si aspettano qualcosa, performance che lui non vuole fare o non riesce a fare.

Alla fine incontra un animo bello e libero come lui, qualcuno che lo fa tornare libero come l'aria e lo lascia essere felicemente se stesso. E nella libertà e in questa ritrovata serenità, il cavallo blu pensa di nuovo alla sua mamma, che lo guarda da chissà dove.

Parole che arrivano al cuore e che emozionano per la loro semplicità, perchè raccontano la ricerca della libertà e la paura di deludere chi normalmente ci ama più di tutti, nostra madre. Questa paura che ogni bambino ha sperimentato almeno una volta e con la quale anche da adulti ci confrontiamo: saremo all'altezza di quello che si aspettano da noi?
Se siamo fortunati da essere amati davvero capiamo che l'unica cosa che rende felice chi ci ama è la nostra libertà di scegliere la nostra strada, di essere noi stessi.
Un messaggio commovente e molto attuale, perchè è sempre attuale il messaggio che non c'è amore se non c'è rispetto per quello che siamo davvero, per la nostra natura profonda.

Abbiamo letto e riletto questo libro, che mio figlio ha preso dalla biblioteca di classe. Siamo davvero felici di averlo scoperto, ha emozionato tanto entrambi. Spero da mamma di essere capace di rispettare ogni libertà e attitudine di mio figlio, almeno quanto lui spera adesso di essere abbastanza bravo per me.







Libero come l'aria
di Carl Norac e Eric Barrut
trad. Tommaso Gurrieri
Clichy Edizioni

16.1.15

SONO IO IL PIU' BELLO!


Qualche tempo fa ci eravamo innamorati follemente di Sono io il più forte! quindi quando Andrea ha trovato nella biblioteca di classe Sono io il più bello! non se l'è lasciato scappare.
Questa volta il nostro lupo fa il gradasso cercando conferme non sulla sua forza, ma sulla sua bellezza.
E per farlo, agghindato al meglio, passeggia per il bosco chiedendo ai personaggi delle fiabe che incontra chi sia il più bello. Ovviamente la risposta è che il più bello è lui, e del resto, come potrebbero personaggi fragili come i tre porcellini o Biancaneve reagire alla prepotenza del lupo?

Poi incontra il draghetto, e, dopo essersi assicurato che nei paraggi non ci fosse la mamma, gli ha posto la solita domanda: chi è il più bello?
Ma il draghetto non si lascia certo intimidire, il papà gli ha insegnato a sputare fuoco e con quello dà una bella bruciacchiata al muso del lupo, che rimane spelacchiato e sorpreso, senza alcuna voglia di fare ancora lo spavaldo.

Un bel librino, davvero. Il bulletto del quartiere che si diverte a trattare male i malcapitati di turno, che però lo fa solo quando è sicuro di non correre rischi. Uno che è vanitoso, che ama trovare certezze perchè forse in fondo non ne ha così tante. Uno che ha bisogno di trovare qualcuno da sminuire per sentirsi gratificato.
La descrizione del bulletto come ce ne sono tanti, a volte innocui a volte molto meno, ma che possono essere messi a tacere mostrandosi determinati e forti, come fa il draghetto, che usa il fuoco per battere il lupo e che sa essere un bravo draghetto giocando con uno più indifeso di lui (il pettirosso).
La morale della forza usata solo per autodifesa e mai a fini distruttivi viene fuori splendidamente in questa storia, che è tanto piaciuta a me e ai miei figli perfino di più.


 (Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e all'iniziativa Condividiamo un Libro del gruppo Facebook La Biblioteca di Filippo)


 Sono io il più bello!
di Mario Ramos
ed. Babalibri

per info:
Babalibri





9.1.15

GATTO A DISTANZA




Devo aver già scritto da qualche parte che sono un'appassionata di libri con storie di gatti, che quindi se leggo la parola "gatto" nel titolo mi trattengo a fatica, potevo non leggere Gatto a distanza?
E quanto mi è piaciuta, la storia di questo micino che si perde durante il tragitto che doveva portare lui e i fratellini dalla padroncina nuova!

Per una serie di circostanze sfortunate si ritrova da solo sul tetto di un garage, nutrito da un piccione impietosito e in seguito da due bambine che fanno di tutto per salvarlo dal suo isolamento.
Infine il micio riuscirà a superare la paura, a scendere dal tetto in cui era rimasto confinato e a raggiungere la piccola amica che l'aveva aiutato a distanza lanciandogli polpette e pesce dal terrazzo di casa.

Un libro molto carino, che parla di amicizia, di solitudine, di gelosia, delle paure che ci portiamo dentro e che a volte riusciamo a superare.
Un libro adatto ai bambini delle primarie e che io ho letto volentieri ai miei figli, ed entrambi hanno apprezzato molto.
Anche a loro piacciono le storie a lieto fine, le storie di gattini che trovano qualcuno che li ama, di bambini che hanno mamme forti e fratellini che rompono le scatole.

Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma e all'iniziativa Condividiamo un Libro del gruppo Facebook La Biblioteca di Filippo


Gatto a distanza
di Grazia Ciavatta
illustrato da
Piemme Edizioni

per info:
Piemme Edizioni

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