4.8.17

PAPA' GAMBALUNGA


"Oh, ma che cosa serve discutere con te, un uomo!
Gli uomini non hanno logica e per convincerli si possono fare solo due cose: fargli un sacco di moine oppure trattarli male! E siccome non sono capace di fare la smorfiosa, mi sa che sarò ancora una volta sgarbata!"




Ecco un libro che avrei potuto fare a meno di leggere. Lo dico subito, così mi tolgo il pensiero.

E' la storia di una ragazzina che vive in orfanotrofio, non un orfanotrofio pessimo, ma non un posto in cui poter essere felici. Un anonimo benefattore decide di regalarle gli studi al college e pagarle tutte le spese necessarie per farle vivere agiatamente gli anni del college. Unica condizione che pone questo filantropo è che la ragazza gli mandi una lettera al mese per tenerlo aggiornato sugli studi, lettere alle quali lui non risponderà.
Sulle lettere della ragazza si compone il romanzo, dagli inizi degli studi, al sogno di diventare scrittrice, fino al conseguimento della laurea e alla scoperta di chi fosse il buon benefattore.
Il quale è un giovane di cui lei era già innamorata, e con il quale, si lascia intendere, inizierà una nuova vita.

Questa edizione del romanzo è la versione "raccontata" da Luisa Mattia, non l'originale, quindi mi aspettavo un'attenzione maggiore all'equilibrio dei ruoli tra maschio e femmina.

La protagonista dipende totalmente dal suo benefattore, un uomo, il quale le dice cosa deve fare e a volte glielo impone. Scrive come una bambina capricciosa anche quando è adulta e potrebbe comportarsi e scrivere come tale. Sogna di fare la scrittrice, ma non sapremo mai se lo farà: sappiamo che si fidanza con un giovane ricco, che le piacciono i vestiti alla moda, che ogni tanto bisticcia con le sue compagne.
Insomma: un'accozzaglia di stereotipi che si sarebbero potuti evitare, per esempio dicendoci se la ragazza avrebbe intrapreso una qualche carriera dopo la scuola, o se davvero poi ha restituito al filantropo il denaro che ha investito in lei.
Questa cosa del milionario che spende una fortuna per una giovane e poi la corteggia la trovo di uno squallore avvilente nel 2017, come è avvilente che lui non si esprima mai ma si limiti a leggere le lettere di lei.

Consiglio questo libro a un pubblico adulto che si voglia fare un'idea di cosa sono alcuni libri per ragazzini: mentre la questione di genere si fa sempre più urgente, ci sono storie che vengono ancora adattate e raccontate senza tenerne minimamente conto.


Papà Gambalunga
di Jean Webster
raccontata da L. Mattia
Giunti Junior, 2011
160 pagine












 (Questo post partecipa al Venerdì del Libro di HomeMadeMamma)

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